Qualche tempo fa era abbastanza frequente ascoltare il detto ‘L’abito non fa il monaco’, stando al quale non è importante il modo in cui si appare, ma quello che in realtà si dimostra di essere come persona; diciamo pure che dovrebbe essere così, ma esempi pratici di vita quotidiana dimostrano che non lo è nel modo più assoluto. Immaginate per un attimo di essere ad esempio degli agenti di commercio, dei rappresentanti, o comunque degli incaricati per vendite esterne in un qualsiasi settore lavorativo, e che un bel giorno non abbiate voglia di indossare il solito abito serio che caratterizza un professionista rendendolo riconoscibile già da lontano, ma scegliete di vestire abbastanza ‘sportivi’ con jeans, polo a maniche lunghe (messa rigorosamente all’interno del pantalone, e con una bella cintura), e scarpette ‘freetime’, magari Nike, Adidas, o Asics.

Noterete che il tipo di approccio che avrà con voi il vostro cliente, almeno nel 70% dei casi sarà molto meno professionale rispetto a quello avuto in occasione della precedente visita fatta un paio di settimane prima, quando invece indossavate il vostro bel completo grigio con camicia bianca, cravatta blu, e scarpe classiche nere; c’è poco da fare, nella maggior parte dei casi funziona proprio così, quindi è meglio imparare ad agire in modo preventivo per arginare il problema.

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Sentirsi sempre a proprio agio

In tutte le cose che si fanno, negli atteggiamenti e nelle posture, nel modo di relazionarsi con la gente, la cosa più importante, e nella maggior parte dei casi anche la più apprezzata dalle persone con cui si ha a che fare, è sempre stata (e sempre sarà) la naturalezza; non c’è nulla di meglio che essere sempre se stessi e non dover mai ‘forzare’ gli aspetti peculiari del proprio carattere, solo perché magari ci si trova in un ambiente ‘particolare’ dove l’immagine conta molto.

E’ colui che si pone queste problematiche la persona che deve sentirsi a disagio, non chi cerca di essere sempre se stesso. Va da se che non ci si potrà certo presentare ad un ricevimento di gala in jeans e scarpette da ginnastica, ma non è neppure detto che bisogna per forza indossare il ‘completo classico’ con tanto di cravatta regimental per potervi partecipare; se uno non ‘sente’ di voler avere quel tipo di immagine in quella determinata occasione, non può sentirsi in imbarazzo per questo motivo, altrimenti finisce che deciderà che al ricevimento non vorrà proprio andarci.

Classico, sportivo, casual…l’importante è sentirsi comodi

Esistono due grandi mondi nel settore della moda e del look, e le differenze sono ben visibili; chi produce è sempre alla ricerca di nuove idee, spesso bizzarre proprio perché volte alla ricerca di un qualcosa che non si è mai visto in giro, che sia originale e divertente, chi consuma invece, pur volendo tenersi al passo con le tendenze moda, dovrà sempre fare i conti col proprio guardaroba quando acquista qualche nuovo capo di abbigliamento.

In parole povere, non compro un completo di tendenza appena uscito ed eccessivamente stravagante se poi quando lo dovrò indossare so già di non sentirmi a mio agio, vado sempre sul sicuro e compro magari unagiacca informale (casual) in una tonalità di colore che abbina bene almeno con la metà del mio guardaroba, nel caso delle donne un top o una blusa che sposi bene con gran parte delle gonne e dei pantaloni presenti nel proprio armadio. Il segreto è avere una minima possibilità di scegliere un look classico, sportivo, casual a seconda dell’occasione, ricordando sempre la prima regola basilare: sentirsi comodi ed a proprio agio.

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Le nuove tendenze della moda di oggi

La moda è certamente lo specchio dei tempi, e basta assistere a qualche sfilata dei nuovi stilisti emergenti per darsene immediatamente conto; colori molto accesi, rifiniture particolarmente vistose, accessori bizzarri e stravaganti, impazzano nei più famosi atelier di tutto il mondo, e le nuove idee non mancano di sicuro. Anche i materiali utilizzati sono cambiati, ed oggi fortunatamente si cerca di prestare un po’ più di attenzione anche al rispetto dell’ambiente.

Cashmere, lino, canapa, seta, lana sono tra i tessuti ecologici più utilizzati perchè sono naturali, biodegradabili, e privi di OGM, e già questo è un ottimo punto di partenza; se poi ci aggiungiamo anche il fatto che non richiedono l’utilizzo di alcuna sostanza tossica nel loro processo di lavorazione, ecco un valido motivo che porta a sceglierli per il proprio guardaroba. Addirittura c’è chi sta utilizzando fibre di eucalipto per realizzare i propri tessuti, così come quelle di ananas e fico d’india, tutte di origine vegetale al 100%, e completamente biodegradabili.